PREVENTORIO CHIAPPONI [IT]

Exploration #13 Preventorio Chiapponi (testo italiano a fondo pagina). The Preventorio Chiapponi was a medical facility like others located in Italian localities where the favourable climate was believed to have a positive effect on the health of those hospitalised. The preventoria were by definition intended for preventive purposes, for diseases that in their already diagnosed forms required treatment in sanatoria, particularly tuberculosis. Children with lung problems from the province of Piacenza were hospitalised here.

Preventorio Chiapponi was built at beginning of 1900 at the behest of a benefactor, patron and agricultural entrepreneur, Rocco Chiapponi, born in 1854. The place built on the top of a small hill in the middle of a green area, was perfect for children with lung disease who needed long therapies and an healthy air. In the 1944, during the second world war, it was confiscated by the partisans and changed in a hospital to assist the wounded thanks to the civil resistance of so many young doctors.

The structures grew rapidly and more than 65 beds were collocated in the rooms but before the end of the year it was cleared and occupied by the nazi-fascist troops. After the war it had got back as an hospital for respiratory diseases until the 60s, then it was closed. Now the place is totally abandoned and in very rotten condition.

Esplorazione #13. Ci troviamo in collina, a circa 610 metri di altitudine. E’ una limpida giornata di sole di inizio Settembre, il paesaggio è molto bello e soprattutto si apprezza la purezza dell’aria rispetto alla pianura da cui siamo partiti. Deve essere stato per questi motivi che Rocco Chiapponi, un imprenditore agricolo tra i fondatori del Consorzio Antitubercolare di Piacenza, decide nel 1938 di costruire qui un luogo in cui ricoverare i bambini a rischio di malattie polmonari fornendo cure di tipo preventivo e ampi spazi verdi lontani dalla città. A metà del 1944 il Comandante Unico di Brigata Emilio Canzi occupa il preventorio e lo trasforma in un centro ospedaliero per la Resistenza e le truppe Alleate. Nell’ospedale vennero assistiti molti feriti e numerosi civili e giovani medici giunsero volontariamente a fornire il proprio aiuto. Già alla fine di quell’anno l’ospedale fu però sgomberato e occupato dalle truppe nazi-fasciste. Nel dopoguerra l’edificio tornò ad essere centro di cura per le malattie respiratorie fino alla fine degli anni Sessanta del secolo scorso. Ceduto poi all’ASL, versa ora in stato di totale abbandono.
L’ex ospedale è ormai quasi totalmente consumato del tempo anche se non presenta forti segni di vandalismo. Molte infiltrazioni di acqua dal tetto hanno colorato quasi tutti i muri di varie tonalità di verde e causato diversi crolli dei soffitti. Proprio uno di questi crolli si è riversato su una vecchia branda che ora sembra come tentare di lottare per non accasciarsi completamente. La struttura possedeva anche una piccola chiesetta che, anche se consumata dal tempo come il resto dell’edificio, conserva ancora molto fascino e non risulta vandalizzata come purtroppo molti ex luoghi di culto abbandonati lo sono.