BUZLUDŽA [BG]


Exploration #181 (testo italiano a fondo pagina). The official name of the Buzludža monument is “Monument House of the Bulgarian Communist Party”. It was built on the Hadzhi Dimitar Peak (until 1942 known as Buzludža Peak), which is close to the geographical centre of Bulgaria. It is the largest ideological monument to the communist regime in Bulgaria. After the political changes in Bulgaria in November 1989, the new government had no interest in this symbol of communism and it was abandoned.
The monument commemorates a secret assembly of socialists from different Bulgarian areas, on 2 August 1891, to form an organized socialist movement, the Bulgarian Social Democratic Party. This assembly was an initiative of the socialist leader Dimitar Blagoev and this new party (from 1894 the Bulgarian Social Democratic Workers’ Party) was in fact a forerunner of the Bulgarian Communist Party, founded in 1919. But there are two more reasons why this spot is important for Bulgarian history. On 18 July 1868, the famous revolutionary Hadzhi Dimitar led his rebels in a final battle against the Ottomans, fought at Buzludža Peak. And on 25 January 1944, Bulgarian partisans ambushed here fascist forces engaged in training exercises, ending up in a fierce fire fight, during which several partisans lost their lives.
The decision to build this monument was taken by the Bulgarian Communist Party on 11 March 1971. Its construction began in January 1974 and was financed with donations and the sale of stamps, in total worth more than 14 million Bulgarian Leva (nowadays about 35 million USD). The monument, a round domed building with a 70m high double pylon, was designed by a team led by the architect Georgi Stoilov. The structures were designed by professor engineer Dobromir Kolarov. The Monument House of the Bulgarian Communist Party was unveiled on 23 August 1981 by party and state leader Todor Zhivkov.
To build a stable foundation for the monument, about 9m of the peak had to be levelled; 15,000m³ of rock was dug out, reducing the height of Hadzhi Dimitar Peak from 1441 to 1432m. A total of 70,000 tons of concrete, 3,000 tons of reinforced steel and 40 tons of gilded glass were used for the construction, involving more than 6,000 builders and workers. At the top of the double pylon, on its wide sides, are two irregular 5-pointed stars, made of red glass and measuring 6.5 x 12m (the largest in the world). The stars had lighting fixtures; at darkness, they could be seen from far away.
The round domed building consists mainly of the ceremonial hall with a corridor around it, covered with a copper roof of about 2500m². The round ceremonial hall is decorated with mosaics with a total area of 510m². The hall is surrounded by a corridor with large glass windows, and 14 mosaics covering the walls. More than 60 artists needed about 18 months to create the interior artistic design. All mosaics together cover a surface of about 920m². In the ceiling of the hall, one can still see the mosaic ‘Proletarians from all countries, unite!’, with the communist symbol hammer and sickle.
After the political changes in Bulgaria in November 1989, the new government had no interest in this symbol of communism and it was abandoned. Soon afterwards, the last employees left and the doors were locked. In the following years, the monument deteriorated. It became subject to theft, vandalism and weather influences. The building began to crumble, glass was broken, mosaics, ornaments and other elements of the monument’s structure were torn down. Everything in the building worth stealing, was stolen, including the copper covering the roof.
Several initiatives to preserve the monument had been undertaken throughout the years, not with much success. The latest initiative started in 2019 and after investigation, a Conservation Management Plan was made and it was indicated that the monument could be saved. In 2020, works started to stabilize the surviving mosaic panels. These conservation and preservation efforts are still ongoing (source: https://touringbulgaria.wordpress.com). These photo are from my visit in March 2017 (fog and snow) and March 2018. 

Esplorazione #181. Il nome ufficiale del monumento Buzludža è “Monumento della Casa del Partito Comunista Bulgaro”. È stato costruito sul Picco Hadzhi Dimitar (fino al 1942 conosciuto come Picco Buzludža), situato vicino al centro geografico della Bulgaria. È il più grande monumento ideologico al regime comunista in Bulgaria. Dopo i cambiamenti politici in Bulgaria nel novembre 1989, il nuovo governo non aveva interesse per questo simbolo del comunismo ed è stato abbandonato.
Il monumento commemora un’assemblea segreta di socialisti di diverse aree bulgare, il 2 agosto 1891, per formare un movimento socialista organizzato, il Partito Socialdemocratico Bulgaro. Questa assemblea fu un’iniziativa del leader socialista Dimitar Blagoev e questo nuovo partito (dal 1894 il Partito Operaio Socialdemocratico Bulgaro) fu in effetti un precursore del Partito Comunista Bulgaro, fondato nel 1919. Ma ci sono altre due ragioni per cui questo luogo è importante per la storia bulgara. Il 18 luglio 1868, il famoso rivoluzionario Hadzhi Dimitar guidò i suoi ribelli in una battaglia finale contro gli ottomani, combattuta al Buzludža Peak. E il 25 gennaio 1944, i partigiani bulgari tesero qui un’imboscata alle forze fasciste impegnate in esercitazioni, finendo in un feroce scontro a fuoco, durante il quale diversi partigiani persero la vita.
La decisione di costruire questo monumento fu presa dal partito comunista bulgaro l’11 marzo 1971. La sua costruzione iniziò nel gennaio 1974 e fu finanziata con donazioni e la vendita di francobolli, per un valore totale di più di 14 milioni di leva bulgari (oggi circa 35 milioni di dollari). Il monumento, un edificio a cupola circolare con un doppio pilone alto 70 metri, fu progettato da un team guidato dall’architetto Georgi Stoilov. Le strutture sono state progettate dal professore ingegnere Dobromir Kolarov. La Casa Monumento del Partito Comunista Bulgaro fu inaugurata il 23 agosto 1981 dal leader del partito e dello stato Todor Zhivkov.
Per costruire un fondamento stabile per il monumento, circa 9 m del picco dovettero essere livellati; 15.000 m³ di roccia furono scavati, riducendo l’altezza del picco Hadzhi Dimitar da 1441 a 1432 m. Un totale di 70.000 tonnellate di cemento, 3.000 tonnellate di acciaio rinforzato e 40 tonnellate di vetro dorato sono stati utilizzati per la costruzione, coinvolgendo più di 6.000 costruttori e lavoratori. In cima al doppio pilone, sui suoi lati maggiori, ci sono due stelle irregolari a 5 punte, fatte di vetro rosso e che misurano 6,5 x 12 m (le più grandi del mondo). Le stelle erano dotate di dispositivi di illuminazione; al buio, potevano essere viste da lontano.
L’edificio a cupola rotonda consiste principalmente nella sala cerimoniale con un corridoio intorno, coperto da un tetto di rame di circa 2500m². La sala cerimoniale rotonda è decorata con mosaici con una superficie totale di 510m². La sala è circondata da un corridoio con grandi finestre di vetro e 14 mosaici che coprono le pareti. Più di 60 artisti hanno impiegato circa 18 mesi per creare il design artistico interno. Tutti i mosaici insieme coprono una superficie di circa 920m². Nel soffitto della sala, si può ancora vedere il mosaico “Proletari di tutti i paesi, unitevi!”, con il simbolo comunista falce e martello.
Dopo i cambiamenti politici in Bulgaria nel novembre 1989, il nuovo governo non aveva interesse per questo simbolo del comunismo e fu abbandonato. Poco dopo, gli ultimi dipendenti se ne andarono e le porte furono chiuse. Negli anni seguenti, il monumento si deteriorò. Divenne soggetto a furti, vandalismo e influenze del tempo. L’edificio cominciò a sgretolarsi, i vetri furono rotti, i mosaici, gli ornamenti e altri elementi della struttura del monumento furono abbattuti. Tutto ciò che nell’edificio valeva la pena rubare, fu rubato, compreso il rame che ricopriva il tetto.
Diverse iniziative per preservare il monumento erano state intraprese nel corso degli anni, non con molto successo. L’ultima iniziativa è iniziata nel 2019 e, dopo un’indagine, è stato fatto un piano di gestione della conservazione ed è stato indicato che il monumento potrebbe essere salvato. Nel 2020 sono iniziati i lavori per stabilizzare i pannelli di mosaico superstiti. Questi sforzi di conservazione e preservazione sono ancora in corso (fonte: https://touringbulgaria.wordpress.com). Le foto di questa galleria sono state scattate nel Marzo 2017 (neve e gelo!) e Marzo 2018.