TINTORIA Z [IT]

Exploration #163 (testo italiano a fondo pagina). Until a few years ago, these vast empty spaces housed a dyeing plant with more than 80 years of history behind it. The factory was family-owned and employed around 80 people. Its incredible end began in 2013 when it was accused of spilling pollutants into the adjacent Olona river, an accusation the company immediately opposed, also because the owners had always been attentive to the environmental cause, modernising the purification plants over the years. However, an investigation was opened and the owners were repeatedly attacked, including by the local media. These attacks continued in 2016, when they were accused by anonymous letters of spilling sewage into the Olona River, when in fact the company was already in bankruptcy proceedings and had been closed for three years. In 2018, the trial ended with the dismissal of the case because the fact did not exist, but obviously the factory had already been bankrupt for some time and closed down for ever. On the outside, the factory still retains its charm and its orange hue, but inside all that remains are the empty sheds and a sad billboard showing the division of the last shifts.

Esplorazione #163. Questi grandi spazi vuoti ospitavano fino a pochi anni fa una tintoria con più di 80 anni di storia alle spalle. La fabbrica era di proprietà familiare e dava lavoro a circa 80 persone. La sua incredibile fine ha inizio nel 2013 quando venne accusata di sversamenti inquinanti nell’adiacente fiume Olona, un’ipotesi accusatoria a cui l’azienda si oppose da subito anche perché la proprietà era sempre stata attenta alla causa ambientale, modernizzando negli anni gli impianti di depurazione. Venne però aperta un’indagine e i proprietari più volte pesantemente attaccati anche dai media locali. Attacchi che non si fermarono ancora nel 2016 quando vennero accusati con lettere anonime di sversare liquami nell’Olona, quando in realtà l’azienda era già in procedura concorsuale e chiusa da tre anni. Nel 2018 il processo si concluse con l’archiviazione perché il fatto non sussisteva ma ovviamente la fabbrica era già da tempo fallita e chiuso definitivamente. All’esterno ad oggi la fabbrica conserva ancora il suo fascino e la sua tinta color arancione ma all’interno rimangono soltanto i vuoi capannoni e un triste cartellone dove sono ancora presente la divisione degli ultimi turni.