HF6 [BE]

Exploration #42 (testo italiano a fondo pagina). The name of this big blast furnace was HF6. It was built in 1957-59 by SA Société Métallurgique d’Espérance-Longdoz, an ancient Belgian coal mining and steelmaking company having its headquarters in Seraing, near Liège. Here, the main production sites were concentrated along the Meuse river: four blast furnaces (HF1-4), a steel plant, a coke plant and rolling mills. The construction of HF6 represented the spearhead of the company’s postwar great expansion plan, which foresaw also an oxygen steel mill as well as a fifth blast furnace (HF5, 1954), hot and cold rolling mills and a large LD-AC steel mill.
At its inauguration on April 26, 1959, the HF6 was amongst the largest and most technically advanced blast furnace in Europe, with a volume of 1680 cubic meters and a capacity of 1800-2000 t/d of pig iron, in comparison to the older blast furnaces of around 300 t/d. HF6 was also amongst the first blast furnaces entirely designed and realized by Paul Wurth engineering company, today a leading blast furnaces constructor worldwide.
In the mid 1970s heavy sector crisis and the fragmentation of facilities led the Belgian steel industry to reorganize itself. Within the Liège basin only blast furnaces HF6 and HFB were left in activity and HF6 was largely renovated and refurbished: the creuset diameter was extended (9 to 9,75 m) and the number of tuyeres increased (20 to 26) – and, as result, its capacity raised up to 3600 t/d (1993). Further improvements occurred after the company’s transformation into Arcelor (1999) led the overall capacity to the highest peak of 5500 t/d.
Nevertheless, in the first 2000s Arcelor announced its intention to progressively cease any steelmaking activity in the Liège area due to a persistent market crisis. HF6 was then turned off in 2005 but, thanks to a vast social mobilization and unions bargaining, it was not dismantled and thus kept for a possible future restart. One year later Arcelor merged with Mittal Steel, forming the largest steelmaking company worldwide ArcelorMittal. With regards to HF6, the new owner proceeded to a general reconditioning and, in March 2008, the oldest surviving blast furnace in the Liège basin was restarted. However, due to the global economic crisis and the fall of the price of steel the activity lasted for just nine months. In 2015 the dismantling and demolition process has begun. It was wholly demolished in 2017.

Esplorazione #42 (testo italiano a fondo pagina). Il nome di questo grande altoforno era HF6. Fu costruito negli anni 1957-59 dalla SA Société Métallurgique d’Espérance-Longdoz, un’antica società belga di estrazione di carbone e produzione di acciaio con sede a Seraing, vicino a Liegi. Qui si concentravano i principali siti produttivi lungo il fiume Mosa: quattro altoforni (HF1-4), un’acciaieria, un impianto di coke e laminatoi. La costruzione dell’HF6 rappresentava la punta di diamante del grande piano di espansione dell’azienda nel dopoguerra, che prevedeva anche un’acciaieria ad ossigeno, un quinto altoforno (HF5, 1954), laminatoi a caldo e a freddo e una grande acciaieria LD-AC.
Alla sua inaugurazione, il 26 aprile 1959, l’HF6 era tra gli altiforni più grandi e tecnicamente avanzati d’Europa, con un volume di 1680 metri cubi e una capacità di 1800-2000 t/d di ghisa, rispetto agli altiforni più vecchi di circa 300 t/d. L’HF6 è stato anche uno dei primi altiforni interamente progettati e realizzati dalla società di ingegneria Paul Wurth, oggi leader mondiale nella costruzione di altoforni.
A metà degli anni ’70 la crisi del settore e la frammentazione degli impianti portarono l’industria siderurgica belga a riorganizzarsi. All’interno del bacino di Liegi rimasero in attività solo gli altiforni HF6 e HFB. L’HF6 fu ampiamente rinnovato e ristrutturato: il diametro del forno fu ampliato (da 9 a 9,75 m) e il numero di tuyeres aumentato (da 20 a 26) – e, di conseguenza, la sua capacità aumentò fino a 3600 t/d (1993). Ulteriori miglioramenti si sono avuti dopo la trasformazione dell’azienda in Arcelor (1999), che ha portato la capacità complessiva al picco massimo di 5500 t/d.
Tuttavia, nei primi anni 2000 Arcelor ha annunciato l’intenzione di cessare progressivamente ogni attività siderurgica nell’area di Liegi a causa della persistente crisi del mercato. L’HF6 è stato quindi spento nel 2005 ma, grazie a una vasta mobilitazione sociale e alla contrattazione sindacale, non è stato smantellato e quindi conservato per un eventuale futuro riavvio. Un anno dopo Arcelor si è fusa con Mittal Steel, formando la più grande azienda siderurgica del mondo ArcelorMittal. Per quanto riguarda l’HF6, il nuovo proprietario ha proceduto a un ricondizionamento generale e, nel marzo 2008, il più antico altoforno superstite del bacino di Liegi è stato riavviato. Tuttavia, a causa della crisi economica globale e del calo del prezzo dell’acciaio, l’attività è durata solo nove mesi. Nel 2015 è iniziato il processo di smantellamento e demolizione. La demolizione completa è avvenuta nel 2017.